giovedì 10 novembre 2016

campi di azione

          Industria. Analizzare la vicenda di Finmeccanica Leonardo per capire la conversione progressiva verso il militare come una delle concause del declino industriale. Mettere in evidenza, tramite industria 4.0, le possibili linee di intervento nei settori strategici civili come moltiplicatore di occupazione e tecnologia innovativa. qui il blog di approfondimento http://riconversione.blogspot.it/ 


         Esteri. Anche la migliore dimostrazione della non convenienza ad investire sulle armi, non sposta l’asse delle scelte senza una linea coerente di politica estera tesa alla pace, non come indifferenza ma come azione positiva e non subalterna ai voleri delle grandi potenze. Verificare l’impostazione corrente anche dei pensatori prevalenti 


     Difesa. Verificare la visione strategica militare proposta dai maggiori think tank  con visioni critiche alternative provenienti dagli stessi settori delle forze armate


   
        Finanza. Comprendere il legame stretto tra finanza e armi per cercare di inceppare l’ingranaggio a partire dal trasferimento collettivo dei depositi bancari verso banca etica. Sviluppare sinergie con la finanza etica nel campo formativo, necessario per la presa di coscienza, e in quello dell’azione pubblica di contestazione politica come pretesa di una linea di condotta non confinabile in ambiti marginali. Programmare formazione diffusa e promozione pubblica di bank mob

Alla radice

Non si possono affrontare molte delle questioni di fondo senza prendere atto che la guerra è, da sempre, giustificata teologicamente. 

È una rimozione dolorosa quella che porta a dimenticare la benedizione delle armi da parte delle chiese cristiane anche in presenza di autorità oscene. 

Siamo ancora dentro la contraddizione della prima guerra mondiale come macellazione industriale tuttora giustificata da certa storiografia ufficiale. Un primo processo di liberazione deve prendere in esame quel periodo che è all'origine del nostro tempo e delle sue contraddizioni.

Occorre perciò 

Promuovere un dialogo sulla giustificazione della guerra a partire dalla lettura storico teologica di Thomas Merton additato come esempio da papa Francesco in evidente difformità con la visione del realismo cristiano di ascendenza agostiniana interpretato da Neibuhr e all'origine del discorso di Obama  all'atto di ricevere il premio Nobel per la pace, senza dimenticare la versione vetero testamentaria sostenuta da Novak e altri per giustificare le guerre di Bush davanti ad un futuro prossimo incerto. 


http://guerragiusta.blogspot.it/


Conoscere e analizzare l’abominio della Grande Guerra a partire dalla testimonianza dei suoi oppositori come Giordani che la visse tuttavia senza poter obiettare. Una rilettura storica per comprendere la realtà attuale e le troppe rimozioni


http://menzognagrandeguerra.blogspot.it/

Una questione di coscienza


Il fine principale è quello di alimentare una coscienza capace di ribellarsi sempre verso la menzogna e la violenza.

Come osserviamo abitualmente, la consapevolezza dell’ingiustizia può produrre, invece, solo un’indignazione temporanea perché prevale l’accettazione della sconfitta, l’inutilità dell’azione secondo giustizia.

La diffusione più efficace del messaggio con i social media o la presenza agognata sui maggiori mezzi di informazione non risolvono la questione principale di trovare un soggetto umano capace di prendere posizione, anche da solo se necessita. Ce ne accorgiamo con molti dei nostri compagni di viaggio, anche e soprattutto credenti, che, pur bravi e sensibili, hanno interiorizzato una sconfitta profonda, fino a percepire l’impossibilità di poter fare qualcosa per cambiare il mondo.


Esiste una frattura molto profonda nel vissuto personale conseguente alla fine di ogni mito rivoluzionario. Il campo educativo, non solo per giovani, va quindi pensato a partire da questo stato di cose trovando il modo efficace per andare alle radici della coscienza con percorsi di interiorizzazione della vicenda di Milani, Mazzolari, La Pira, Giordani, Capitini, ecc.

Gruppo di lavoro


Dopo la prima assemblea generale del Movimento dei Focolari in Italia, tenutasi a Castel Gandolfo dal 23 al 25 ottobre 2015, si è costituito un gruppo di lavoro per dare attuazione alla direttiva di seguire l’impegno per la costruzione della pace a partire dalle scelte nel campo della finanza e dell’industria del nostro Paese.


Il gruppo, che si è autodefinito, perciò, con il nome di “Economia Disarmata
·        Esercita un’attività di riflessione a servizio di azioni coerenti e consapevoli
·        Promuove direttamente e sostiene le attività di formazione e di impegno che si intende intraprendere in tal senso in Italia
·        Esprime posizioni nel dibattitto pubblico in concorso e condivisione con i responsabili nazionali  del Movimento dei Focolari.


L’impegno per la pace è coessenziale al Movimento nato storicamente con Chiara Lubich, sotto il bombardamento della città di Trento, e che ha come cofondatore Igino Giordani, che si definiva “deputato di pace” e perciò segno di contraddizione. Un tratto mantenuto ben saldo nel servizio svolto da Città Nuova con riferimento ai ricorrenti scenari di guerra.